Le orchidee sono una delle specie di piante da fiore maggiormente amate, al punto che esistono veri e propri trattati di biologia e di giardinaggio che si occupano di evidenziare le cure principali così come quelle approfondite necessarie per il giusto mantenimento di una specie che è non è stata mai totalmente “domesticata” e che quindi fa naturalmente chiedere “come mantenere le orchidee”?
Il riferimento è ovviamente legato alla loro forma di “salute” in quanto sono costituiti da fiori tanto belli quanto molto sensibili alle condizioni ambientali, quindi soprattutto se siamo alle primissime armi la cura di questi fiori può sembrare addirittura ai limiti del possibile. In realtà esistono tanti consigli di mantenimento di questi fiori che possono essere agevolmente portati a termine con facilità.
Belle e difficili da curare? Non sempre
Le orchidee hanno tutte una provenienza tropicale, e solo una piccola quantità (ne esistono tante varianti e tipologie) risultano essere state effettivamente adattate ai contesti umani domesticati. Quelle più comuni hanno una provenienza mediamente legata all’Asia ed hanno bisogno soprattutto di condizioni di temperatura miti, tendenti al caldo non eccessivo oltre ad una buona dose di umidità.
Le orchidee infatti necessitano di stabilità ambientale nella maggior parte dei casi, e questo si unisce ad una necessità specifica in termini di terriccio ed irrigazione che devono seguire in entrambi i casi ambiti molto specifici. Per questo esistono substrati appositi che sono parecchio drenanti in quanto le radici della pianta soffrono molto i ristagni idrici.
Le cose da ricordare
Un buon trucco per iniziare a prendersi cura delle orchidee è iniziare da piante già sufficientemente sviluppate, ricordando che l’impiego di vasi trasparenti è un ottimo modo per controllare il grado di umidità del terreno. Le orchidee spesso non fioriscono o deperiscono perchè, in tanti casi, viene fornita loro troppa acqua ed in modo non corretto.
- L’irrigazione deve essere molto attenzionata: il terriccio va bagnato solo se totalmente asciutto in profondità
- Conviene scegliere la tecnica dell’immersione ossia quando il terreno è totalmente asciutto va inserito con tutto il vaso in un contenitore pieno d’acqua a temperatura ambiente dove va lasciata la pianta per alcuni minuti
Dopodichè va tirata fuori e l’acqua in eccesso va lasciata defluire al di fuori sfruttando i fori sul fondo del vaso scelto. Le migliori condizioni di temperatura sono legate ad un clima mite, mediamente tra i 19 ed i 26 gradi centigradi, ricordando che si tratta di piante tropicali, che hanno bisogno di una esposizione di luce costante evitando il sole troppo diretto.
Importante in particolare prima e durante la fase della fioritura fare ricorso ad una opportuna quanto graduale fertlizzazione, che serve sia a garantire una adeguata crescita dei fiori ma anche un mantenimento di una buona salute dell’orchidea nei confronti di alcune malattie tipiche ma anche dalla presenza di alcuni insetti parassiti.