Orchidee: ecco come farle rifiorire, il metodo innovativo del giardiniere

Le orchidee sono piante bellissime, amate per la loro eleganza e il fascino che riescono ad esprimere. Purtroppo, però, una volta acquistate (o ricevute in regalo) ci si ritrova con l’arduo compito di fare i salti mortali per evitare che perdano tutti i loro magnifici fiori, o in questo caso di farle rifiorire. Sebbene difficile, però, si tratta di un compito fattibile, grazie alle giuste cure e attenzioni.

Il punto principale è proprio comprendere quali siano le necessità delle orchidee e procedere dunque in questa direzione per aiutarle a rifiorire. Si tratta di piante dalle condizioni particolari, che spesso molti non conoscono. Luce, umidità e nutrimento adeguato sono fattori essenziali; la scelta di un ambiente adeguato in cui posizionarle e una cura costante sono ciò di cui queste piante hanno bisogno per poter fiorire nuovamente.

Cura e ambiente ideale

Come prima cosa, bisogna assolutamente ricordare che le orchidee hanno bisogno di una posizione luminosa ma che non riceva in modo diretto la luce del sole; le loro foglie sono delicate ed una esposizione prolungata ai raggi solari tenderebbe a bruciarle, creando stress e facendola soffrire. Una finestra esposta a est o a sud-est è l’ideale se volete garantirle la giusta quantità di luce diffusa.

Altro fattore cruciale è l’umidità, che pochi tendono a considerare. L’orchidea è una pianta di origine tendezialmente equatoriale e dunque ha bisogno di una umidità elevata, tra il 50 e il 70%. Potete usare un umidificatore o sistemare un sottovaso con dei ciottoli bagnati (che andranno costantemente inumiditi) per ricreare un ambiente simile a quello d’origine.

Nutrimento e altri fattori da considerare

Un altro aspetto importante è la nutrizione che viene spesso messa in secondo piano. Fertilizzanti specifici, ricchi di fosforo e potassio, possono essere un supplemento capace di fare miracoli per la vostra orchidea. Usate un fertilizzante di questo tipo ogni due settimane, durante la fase di crescita, così facendo garantirete alla vostra orchidea una crescita sana e vigorosa. Oltre a ciò, ricordate sempre di:

  • potare lo stelo floreale
  • mantenere sempre adeguata l’umidità
  • regolare la temperatura trai i 18 e i 24° C
  • controllare la presenza di parassiti
  • innaffiare regolarmente

L’irrigazione è un aspetto a parte; si tratta di una questione particolare, poichè dovrete assicurarvi di innaffiare regolarmente ma con attenzione poichè un eccesso potrebbe far si che le radici mariscano mentre al contrario rischiereste di far seccare la pianta. Per aiutarvi, innaffiate quando le radici risultano di un colore grigio/argenteo.

Se tenete le orchidee in zone esterne prestate particolare attenzione ad attacchi di parassiti quali afidi, cocciniglie e acari. Si tratta di predatori naturali che rischiano di stressare eccessivamente la pianta, danneggiandola. Un’ispezione regolare delle foglie e delle radici vi consetirà di individuare e contrastare, in maniera tempestiva, eventuali infestazioni.

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