E’ così scontato pensare che i tuberi o i bulbi, ovvero tutti quegli ortaggi che vengono piantati e coltivati sotto terra, siano davvero indipendenti dal lavoro di un agricoltore, che si occupi della loro fioritura e formazione, come per qualunque altro ortaggio, che cresce invece in superficie. In realtà, per quanto la loro coltivazione sia piuttosto indipendente, è anche importante ricordare che c’è da tenere in conto alcuni aspetti importanti che richiedono l’attenzione di chi decide di coltivare questi speciali ortaggi.
E’ il caso delle cipolle, uno degli ortaggi più versatili e utilizzati in cucina, ma non solo. Questi bulbi sono davvero ricchi di grandi potenzialità, dando anche notevoli benefici alla salute. Cerchiamo, quindi, attraverso articolo di conoscerli nel dettaglio, esaminando ogni aspetto concernente le cipolle in tutte le sue più importanti varietà.
Le cipolle e le sue tante varietà
Le cipolle, che appartengono al genere allium, sono ortaggi praticamente presenti in tutto il mondo, grazie alla miriade infinita di varietà che le caratterizzano, tra cui in particolar modo noi, in Italia, conosciamo: la cipolla gialla, quella più comune, la cipolla rossa, croccante e dolce, la cipolla bianca, con un sapore molto delicato, e la cipolla di Tropea, la cui provenienza è ben indicata dal nome ed è davvero oggi giorno quella più richiesta in tutte le località italiane.
Ma la cipolla, per essere mangiata, deve piacere, perché il suo sapore è particolare e spesso non coincide con i gusti di tutti, benché ne esistano davvero innumerevoli varietà. Tuttavia, è d’obbligo ricordarvi i tanti benefici che il consumo delle cipolle può dare al nostro organismo, a cominciare dalla presenza degli anti-ossidanti, come la quercetina che aiuta a combattere infiammazioni di vario tipo e il rischio di finire vittima di possibili malattie croniche, di natura per lo più cardio-vascolare.
Come coltivarle?
Quando parliamo di bulbi dobbiamo essere consapevoli di due aspetti essenziali, che garantiscono che la produzione e la coltivazione siano davvero proficue ed eccellenti. Si tratta in particolare quindi della preparazione del terreno e della loro cura. Vediamo quindi nel dettaglio cosa fare per ottenere un raccolto di cipolle davvero molto rigoglioso:
- il terreno va preparato e lavorato, e va scelto in particolare quello più fertile, non troppo duro, per permettere ai germogli di venire fuori
- la cura è piuttosto semplice, seppure deve essere attenta ai particolari: tanta acqua quando il terreno è asciutto e concimare quando ci si accorge che i germogli sono quasi in superficie
- la semina dei bulbi di cipolla, inoltre, va effettuata in primavera e in autunno, a seconda del clima, ma comunque prima dell’arrivo del freddo, cosicché abbiano il tempo di germogliare, mentre il terreno è abbastanza caldo, lontano dai periodi di gelate.
Le cipolle rappresentano davvero un ortaggio che tutto sommato non richiede grandi attenzioni, ma è fondamentale seguire i passi dovuti perché in primavera si abbia un raccolto di tutto rispetto. Inoltre, non dimenticate che si tratta comunque di ortaggi che possono essere attaccati da malattie fungine e dai parassiti che ne possono compromettere la presenza fioritura e anche quelle future, se radicano bene anche nel terreno.
Per evitare, quindi, che le malattie diventino un continuum, anche nelle future raccolte, sarà opportune introdurre la rotazione delle colture, lasciando in caso ci si accorga della presenza di funghi e parassiti, per un anno quel lazzo di terreno a maggese, perché si liberi dai parassiti e dai batteri che possono compromettere la coltivazione dei bulbi di cipolla.