Quando iniziamo a coltivare per la prima volta piante e frutta, una cosa che sfugge a tutti come consiglio ottimo da darci e che sicuramente non verrà in mente a noi da mettere in atto è il controllo periodico e frequente delle foglie e del terreno per essere certi che le nostre piante non siano attaccate da parassiti, che sono la prima ragione per cui una pianta muore.
Infatti, i parassiti sono esseri così piccoli che vanno proprio ricercati minuziosamente e manifestano la loro presenza sulle piante quando ormai queste sono state attaccate e presentano segni di muffa o di indebolimento che conducono le foglie ad appassire, oppure gli alberi da frutta a non fruttificare più adeguatamente a danno della raccolta successiva.
Come prevenire la presenza dei parassiti?
Una cosa che sicuramente attira i parassiti è l’acqua: quando irrighiamo è fondamentale limitare la quantità per evitare che si possano creare addensamenti troppo importanti e che alla lunga si crei un habitat speciale per i parassiti e per tutti gli altri animaletti, compresi insetti che disturbano la pianta. Inoltre considerate anche che la pianta ha bisogno di acqua, ma sempre entro le sue esigenze.
Infine, a determinare la presenza dei parassiti è il fatto di usare un terriccio o una zona già precedentemente attaccata da questi. In questi casi, infatti, va assolutamente evitata una nuova piantagione, senza aver prima ripulito il terriccio o aver sanato vaso e zona dove la precedente pianta ha subito l’attacco dei parassiti.
Ma quali parassiti sono i più pericolosi?
Facciamo subito questa considerazione: non tutti i parassiti che passano sulla pianta sono dannosi. Perché ce ne sono infatti alcuni che più di altri colpiscono la pianta e lo fanno solo per darle contributi di benefici, ma in molti casi si presentano delle problematiche che spesso risultano anche irrisolvibili e sono connesse alla presenza di questi parassiti in particolar modo:
- afidi o pidocchi delle piante: si nutrono di ciò che la pianta possiede e la indeboliscono
- ragnetto rosso: si nutre della linfa e porta le foglie a essiccazione
- mosca bianca: producono anche funghi
Questi sono i tre tipi di afidi più pericolosi in assoluto per la pianta che manfesta la loro presenza attraverso alcuni elementi in particolare: le foglie seccano, si notano piccole macchiette bianche sulle fogli prima di morire, non produce frutti e soprattutto ha un aspetto trascurato, non curato come se non ricevesse nutrienti e acqua da parecchio tempo.
Per evitare che questi attacchi siano frequenti è bene che la pianta venga costantemente monitorata e che qualunque segno di indebolimento ci balzi agli occhi venga subito trattato con le dovute attenzione. Solo così possiamo salvare il salvabile e assicurarci che non ci siano conseguenze con i successivi raccolti o fruttificazioni.