Quando piantare i pomodori: la data ideale

Chi ama poter disporre di un orto sempre ricco di frutti e ortaggi oppure vuole cominciare questa nuova avventura puntando su qualcosa di più facile per la prima esperienza, in ogni caso avrà chiaro un unico dettaglio, ovvero quello relativo alla coltivazione dei pomodori, così tanto amati in Italia, ma anche ovviamente in tutto il resto del mondo.

Ma chi sa come funzionano le cose con la terra, saprà che è assolutamente indispensabile conoscere l’orologio biologico di ogni ortaggio, anche dei pomodori. Nel nostro caso specifico c’è da ricordare che i pomodori sono uno degli ortaggi più amati e coltivati, perché versatili in cucina e perché danno grosse soddisfazioni soprattutto quando il raccolto è davvero rigoglioso.

Quando piantare i pomodori?

La prima cosa da sapere è che i pomodori sono piante che amano il caldo: infatti, non sopportano assolutamente le gelate e faticano a crescere se le temperature sono troppo basse. Questo è il motivo per cui il periodo migliore per piantare i pomodori varia a seconda della regione in cui ci troviamo. Ad esempio, al nord è meglio scegliere fine aprile e inizio maggio, al contrario del sud, dove invece si può anticipare anche a marzo.

Ovviamente, tutto dipende dalle temperature. Se si tratta di una stagione invernale piuttosto mite, si può tentare di fare qualche anticipo anche al nord, stando ben attenti a disporre di coperture, che vadano a preservare il raccolto in caso di improvvise gelate notturne, o possibili incursioni di freddo, almeno fino ad aprile. Ricorda che comunque i gradi ideali per la coltivazione dei pomodori non devono essere inferiori ai 18 gradi.

Come procedere?

Per iniziare la coltivazione dei pomodori si deve tenere ben a mente che bisogna sempre disporre di un ordine e di un’organizzazione iniziale del lavoro. Per cui, si seguono due modi principali per piantare i pomodori, cioè partendo dalla semina o acquistando direttamente le piantine già pronte da trapiantare nell’orto. Valutiamo quindi nel dettaglio tutte le fasi che riguardano la coltivazione del pomodoro:

  • la semina: vanno messi i semi in un semenzaio tra febbraio e marzo, usando dei vasetti di terriccio soffice e ben drenato. Dopo circa 6 settimane, le piantine saranno pronte per essere trapiantate
  • il trapianto: da piantare solo quando il clima lo permette, collocandole a distanza di massimo 20 cm l’una dall’altra, facendo attenzione a non rovinare le radici durante il processo.

E’ bene ricordare che è il terreno ad avere il ruolo principale, poiché è il motivo che determina la buona riuscita della coltivazione dei pomodori. Quindi, va zappato a dovere per renderlo soffice e ben areato, concimato con il compost adeguato e deve avere la caratteristica di essere drenante al punto giusto.

La cura delle piantine di pomodoro, poi, deve seguire dei passaggi molto importanti, che vanno dall’irrigazione regolare, che si intensifica durante i periodi di maggiore siccità, ma senza mai bagnare le foglie per evitare il proliferare delle malattie fungine. Inoltre, se vuoi che la pianta cresca in altezza, bada bene a darle un sostengo, come pali di legno, canne o apposite gabbie per pomodori.

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