Il Tonno in scatola è una delle forme più comuni di prodotto di consumo alimentare di tipo scatolato ma è anche uno dei più discussi molto generalmente, anche se ovviamente è sempre possibile districarsi tra le numerose marche di tonno, che hanno provenienza e tutto un contesto produttivo che può certificarne la buona o la cattiva qualità.
Generalmente i fattori che impattano sulla sostenibilità ma anche sull’effetto che ha questo prodotto sul nostro organismo sono riconosciuti, tuttavia vi è una sorta di doppia tipologia di impatto che la gente comune mantiene sul tonno in scatola, considerandolo molto positivo e comodo o al contrario decisamente dannoso. Quale bisogna scegliere e quali evitare?
I rischi del tonno
Tra i numerosi problemi che vanno legati alla presenza del tonno in scatola figurano sicuramente alcuni legati in maniera particolare a ciò che è contenuto nella scatola dopo ma anche prima della presenza del tonno. Spesso a questi tipi di animali viene unita la presenza del mercurio in una delle forme più tossiche, chiamato metilmercurio.
Questo è effettivamente molto pericoloso soprattutto se consumato in quantità importanti ma non è il processo di inscatolamento a generarlo, bensì sono gli animali stessi che vanno ad assimilarlo consumando altri animali più piccoli attraverso una vera e propria catena del cibo. Anche per questo il tonno, in scatola o meno viene sconsigliato per il consumo frequente.
Quale scegliere e quale evitare
Ciò che rende alcune varietà di tonno in scatola da evitare rispetto alle altre sono racchiuse anche dalla loro provenienza, dove sono presenti ad esempio pesci meno controllati anche se in parecchi casi queste varianti risultano essere meno pregiate o in altre condizioni non sottoposte a cure particolari durante e dopo il periodo del pescato.
- E’ importante verificare la provenienza che viene definita da sezioni di oceano diverso, testimoniate dalla presenza di un numero
- Quelli “da evitare” risultano essere legati al pacifico centro occidentale (numero FAO 71) oppure 51 e 57
- Meno problematici tutti gli altri, in particolare il pacifico centrale come numero FAO 61 e 81
Il tonno deve recare obbligatoriamente la dicitura della provenienza inoltre recare allo stesso tempo il tipo di tonno presente. In ogni caso è saggio acquistare prodotti inscatolati in paesi della zona delimitata dall’Unione Europea, che presenta un maggior numero di controlli per i consumatori finali. Al tempo stesso conviene dare la priorità ad altre varianti di tonno.
Ad esempio quello a ridotto contenuto di sale e preferire le varianti in vetro, che permettono di osservare direttamente da prima dell’acquisto la qualità e la “presenza” del tonno in scatola. Che non dovrebbe essere consumato oltre 1 volta a settimana se il consumatore ha problemi legato alla pressione alta dato l’elevato quantitativo di sodio presente.