Mangiare miele risulta essere una attivita sotto molti punti di vista preferibile al consumo parallelo di zucchero raffinato, essendo quest’ultimo ricavato attraverso una lavorazione decisamente più complessa che sviluppa tra l’altro un alimento che ha un potere dolcificante (edulcorante) decisamente minore a parità di peso del miele rispetto ad altri elementi.
Anche il miele però ha alcune controindicazioni soprattutto a fronte di un utilizzo smodato oppure da parte di chi soffre di allergie o intolleranze, oppujre ancora da parte di chi soffre di alcune malattie o problematiche. Questo non significa che il miele fa male ma che va consumato nelle giuste quantità e nelle situazioni alimentari adatte. Cosa contiene il miele?
Cosa c’è nel miele
Viene spesso preferito ad altri alimenti dolcificanti come lo zucchero bianco proprio in virtù della sua semplicità con il quale il contenuto viene assimilato: il miele è sostanzialmente formato da elementi che sono di facile “assorbimento”. Infatti il miele, che è sostanzialmente sviluppato dalla trasformazione dalle api, è composto da zuccheri naturali.
Prevalentemente glucosio e fruttosio, oltre alla presenza di acqua che vanno a completare un quadro dal carattere nutrizionale arricchito anche da vari elementi di sali minerali, come ad esempio, calcio, fosforo, magnesio, ferro, manganese e rame, oltre a varie vitamine. Il miele viene considerato, a ragione anche un elemento parte della medicina tradizionale.
Cosa può contenere
Questo grazie alle sue proprietà emollienti e disinfettanti, che rendono questo elemento naturalmente facile da utilizzare e molto dolce al palato, ritornato quasi di “prepotenza” sulle nostre tavolem dopo essere stato scalzato oramai vari secoli fa dal più appetibile e pratico (ma anche più economico) zucchero costituito dalla canna da zucchero o barbabietola. Ma cosa contiene precisamente il miele?
- Circa il 75 % è composto da glucidi, quindi zuccheri
- Acqua per circa il 10 %
- Il resto è costituito da acidi grassi, enzimi e vitamine e minerali
Essendo sostanzialmente zucchero trasformato, il miele non è indicato, se non in ridottissime quantità se si soffre di diabete o glicemia alta, ma per la maggior parte degli altri contesti alimentari è invece consigliato per l’ottima quantità di elementi utili conditi dall’ottimo potere saziante, questo significa che possiamo mangiarne in quantità modeste per sentirci “pieni”.
Va evitato però anche da parte dei bambini molto piccoli, a causa della potenziale possibilità di contrarre un tipo di infezione riconducibile ad alimenti trasformati, conosciuta come botulinica, tipica da parte di chi non ha ancora l’apparato immunitario totalmente trasformato. E’ consigliabile non andare oltre la dose massima di 12 grammi di miele al giorno.